Kahloism
Avevo sorriso. Nient’altro. Ma improvvisamente
Nel profondo del mio silenzio, ho saputo.
Lui mi stava seguendo. Come un’ombra, innocente e
leggera.
Nella notte, singhiozzava un canto…
Gli indios si addentravano, sinuosi, nei vicoli della città.
Un’arpa e una marana erano la musica, sorridenti ra-
gazze dalla pelle scura erano la felicità.
Sullo sfondo, dietro lo Zòcalo, splendeva il fiume. E
fluiva, come
la mia vita.
Lui, mi seguiva.
Smisi di piangere, rintanata nell’ingresso della chiesa
parrocchiale,
protetta dal mio scialle inzuppato di lacrime.
Magdalena Carmen Friëda Kahlo Calderòn 1922
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