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…Questa è la mia famiglia in “Arte”, la congrega della quale io sono la Vecchia, la Sacerdotessa anziana della Dea…

domenica, aprile 24, 2005

Febbraio


Trasparente come l'anima
un giorno di febbraio allineava nell'azzurro i campi nudi
i monti, il mare
E' venuta l'estate, e piena come un corpo
ha ricoperto tutto
ogni angolo era una tana
Poi è tornato febbraio
Dunque era il tornare che faceva del tempo un nulla
un bene e un male
E dentro quel cerchio
l'amore per se stessi trovava che tutto gli assomigliava
Poi è tornato febbraio
Dunque era il tornare che faceva del tempo un nulla
un bene e un male
E dentro quel cerchio
l'amore per se stessi trovava che tutto gli assomigliava
Dentro quel cerchio
l'amore per se stessi trovava che tutto gli assomigliava.

Pier Paolo Pasolini

Al Principe


Se torna il sole
Se discende la sera
Se la notte ha un sapore di notti future
Se un pomeriggio di pioggia sembra tornare
Dai tempi troppo amati mai avuti del tutto
Io non sono più felice
Di goderne né di soffrirne
Perché non sento più davanti a me tutta la vita
Per essere poeti
Bisogna avere molto tempo
Ore e ore di solitudine
Sono il solo modo perché si formi qualcosa
Che è forza, abbandono, vizio e libertà
Per dare stile al caos
Io di tempo ormai ne ho poco
Per colpa della morte
E un po' anche di questo mondo
Così umano che ai poveri toglie il pane
Ai poeti, la pace
Per essere poeti
Bisogna avere molto tempo
Ore e ore di solitudine
Sono il solo modo perché si formi qualcosa
Che è forza, abbandono, vizio e libertà
Per dare stile al caos.

Pier Paolo Pasolini

La recessione


Rivedremo calzoni coi rattoppi
rossi tramonti sui borghi
vuoti di macchine
pieni di povera gente che sarà tornata da Torino o dalla Germania
I vecchi saranno padroni dei loro muretti come poltrone di senatori
e i bambini sapranno che la minestra è poca e che cosa significa un pezzo di pane
E la sera sarà più nera della fine del mondo e di notte sentiremmo i grilli o i tuoni
e forse qualche giovane tra quei pochi tornati al nido tirerà fuori un mandolino
L’aria saprà di stracci bagnati
tutto sarà lontano
treni e corriere passeranno ogni tanto come in un sogno
E città grandi come mondi saranno piene di gente che va a piedi
con i vestiti grigi
e dentro gli occhi una domanda che non è di soldi ma è solo d’amore
soltanto d’amore
Le piccole fabbriche sul più bello di un prato verde
nella curva di un fiume
nel cuore di un vecchio bosco di querce
crolleranno un poco per sera
muretto per muretto
lamiera per lamiera
E gli antichi palazzi
saranno come montagne di pietra
soli e chiusi com’erano una volta
E la sera sarà più nera della fine del mondo
e di notte sentiremmo i grilli o i tuoni
L’aria saprà di stracci bagnati
tutto sarà lontano
treni e corriere passeranno
ogni tanto come in un sogno
E i banditi avranno il viso di una volta
con i capelli corti sul collo
e gli occhi di loro madre pieni del nero delle notti di luna
e saranno armati solo di un coltello
Lo zoccolo del cavallo toccherà la terra leggero come una farfalla
e ricorderà ciò che è stato il silenzio il mondo
e ciò che sarà.

Pier Paolo Pasolini

Oh mama!


...E quando sei lì, in ascensore. Schiacci l'ottavo... l'ascensore sale, lunghissimo... le porte di metallo... le pareti di metallo... il soffitto di metallo...
E se si blocca?
...L'aria, mi manca l'aria...
Oh mama!
E quando ti compri una bella macchina, nuova, fiammante, e tela porti in un prato e nel prato sei lì tu e lei...
soli!...E te la lavi... e te la asciughi...
Oh mama!
E quando vai in giro per la strada sul marciapiede e per terra ci sono le giunture, le righe... Non voglio calpestare le righe!...
E allora metti il piede in un rettangolo... poi in un altro rettangolo... Poi vedi che uno ti guarda e fingi che ti faccia male un piede!...
Oh mama!
...E quando sei a letto la sera... tutto spento, no... stai per addormentarti... ti viene un dubbio: il gas, avrò spento il gas?
Sai che non mi ricordo, meglio andare a vedere.
Allora ti alzi, accendi la luce, vai in cucina, guardi il gas...
Spento! Bene.
Torni in camera, spegni la luce, vai sotto le coperte, stai per addormentarti... Ma avrò visto bene che è spento? Magari era così [gesto] e io l'ho visto così [gesto]...è un momento! Meglio tornare a controllare...Allora ti alzi, accendi la luce, vai in cucina, guardi il gas... Spento! Meno male. Adesso io lo apro e lo spengo... e adesso sono sicuro che l'ho spento, giuro che l'ho spento, l'ho spento!Torni in camera, spegni la luce, vai sotto le coperte... ti alzi, accendi la luce, vai in cucina... torni in camera... vai in cucina... torni in camera... vai in cucina... E alle cinque di mattina ti addormenti sul frigorifero... col gas aperto!Oh mama!
Ecco, quando si arriva a questi punti, il gas... l'ascensore... le righe... qualcos'altro, è lo stesso, insomma... tutti c'abbiamo qualcosa... Da chi vai, eh? Chi ti salva? Chi ti aiuta?
Il prete?... Lo stregone?... Lo psicologo?... L'analista...?

Gaber - Luporini

LINDBERGH


Non sono che il contabile
Dell'ombra di me stesso
Se mi vedete qui a volare
E' che so staccarmi da terra
E alzarmi in volo
Come voialtri stare su un piede solo
Difficile non e partire contro il vento
Ma casomai senza un saluto
Non sono che l'anima di un pesce
Con le ali
Volato via dal mare
Per annusare le stelle
Difficile non e' nuotare contro la corrente
Ma salire nel cielo
E non trovarci niente
Dal mio piccolo aereo
Di stelle io ne vedo
Seguo i loro segnali
E mostro le mie insegne
La voglio fare tutta questa strada
Fino al punto esatto
In cui si spegne
La voglio fare tutta questa strada
Fino al punto esatto
In cui si spegne
Testi e Musiche di Ivano Fossati