uNDa

…Questa è la mia famiglia in “Arte”, la congrega della quale io sono la Vecchia, la Sacerdotessa anziana della Dea…

martedì, aprile 19, 2005

03.02.2005

“a me piace il bello”
“A me del bello piace il suo assoluto, la sua estensione, il bello assoluto, il bello esteso”
Che orrore trovare nell’assenza di una cosa solo l’assenza e nient’oltre. Non vedere la soluzione, il ramo d’appiglio sull’orlo di un, forse per me troppo spaventoso, cerchio di fuoco e di rame.

uNDa 2005

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11/11/2004 (2.38)

Ci sono dei problemi, che poi se li vedi, tenti di rilevare, introspettizare, o, che ne so, magari solo i termini ti si manifesteranno come un capriccio,…o un attimo. Mica saprai dire di aver trovato l’attimo di significazione dell’attimo?!
Allora, tutta confusa, trovo alcune assurdità dell’essere tormentato, molestamente tormentato nel buio vero, o non è tale allora potrebbe solo essere motivo di allentamento…avvicinamento se ne fossi capace. Ma a chi sono rivolte certune dinamiche? In una cosa che mi attanaglia che non vedo , ma nella quale mi trovo scostata,da lì, ti scrivo,…
…ma che credi che possa dover/poter dire in questo mondo di patatas brave (o chissà come si chiamano)??
Che patetico è pensare che tu pensi alle mie patate lesse…agli egoistici livori, alla mia acqua salata, all’ipocrisia del mio passeggiare per la città (perché sai tu sei di lì ed ami stupire), al mio consueto ritrovarmi stupita. O stupida. Ma questi giochi consonantici sono una sola, vera e propria, piccola (ma permettimi) kitch girata di ballo.
E chi vuole ballare?
Io, per esempio, no.
uNDa '04

Leggi immutabili dell'Universo



Esistono leggi immutabili dell’Universo. Una di queste è che un contenitore piccolo non può contenere un contenitore più grande. Già nella topografia del corpo e nella tradizione zoologica la riproduzione e l’escrezione sono vicine ed alleate, ma voi siete così piccoli che vi coincide il culo con la testa.

Peruto Amor - Battiato - Sgalambro

Precorrere...


Clamori nel mondo moribondo
clamori nel mondo.
Ciuffi d'isotopi in mano
passeggio tra le particelle dei miei atomi
nuclei pulsari, neutroni e quasari
il mondo è piccolo, il mondo è grande
e avrei bisogno di tonnellate d'idrogeno.
Infestati di ragnatele
pieni di minuscoli computers
mangiando farfalle giapponesi
mosche giganti sputano dati
dando il totale sui disoccupati.
Clamori nel mondo moribondo
clamori nel mondo.
Sangue nero di Harlem
manometri affollati a Wallstreet
nel fango delle cifre tutto se ne va
guerriglia nella giungla.
Ma sotto un tetto di palme.
Amore mio
lunga sarà la fine.
Sceicchi custodi
di passaggi a livello nel deserto
spargono lacrime di petrodollari
sufi soffocati, Mullah immobili
nel silenzio delle sparatorie.
Clamori nel mondo moribondo
clamori nel mondo.

Franco Battiato 1982

Kahloism


Nella saliva
nella carta
nell’eclisse.
in tutte le linee
in tutti i colori
in tutti i boccali
nel mio petto
fuori, dentro
nel calamaio – nelle difficoltà a scrivere
nello stupore dei miei occhi
nelle ultime lune del sole
(il sole non ha lune) in tutto.
Dire “in tutto” è stupido e magnifico.
DIEGO nelle mie urine – DIEGO nella mia bocca
Nel mio cuore – nella mia follia – nel mio sogno
nella carta assorbente – nella punta della penna
nelle matite – nei paesaggi – nel cibo – nel metallo
nell’immaginazione.
Nelle malattie – nelle rotture – nei sui pretesti
nei suoi occhi – nella sua bocca
nelle sue menzogne.

Magdalena Carmen Friëda Kahlo Calderòn

Kahloism


Avevo sorriso. Nient’altro. Ma improvvisamente
Nel profondo del mio silenzio, ho saputo.
Lui mi stava seguendo. Come un’ombra, innocente e
leggera.
Nella notte, singhiozzava un canto…
Gli indios si addentravano, sinuosi, nei vicoli della città.
Un’arpa e una marana erano la musica, sorridenti ra-
gazze dalla pelle scura erano la felicità.
Sullo sfondo, dietro lo Zòcalo, splendeva il fiume. E
fluiva, come
la mia vita.
Lui, mi seguiva.
Smisi di piangere, rintanata nell’ingresso della chiesa
parrocchiale,
protetta dal mio scialle inzuppato di lacrime.

Magdalena Carmen Friëda Kahlo Calderòn 1922

Gallia est omnis divisa in partes tres...

Ma quando si parla con i potenti, bisogna tenersi dentro tutte le ragioni sensate e accettare il loro modo di ragionare, questo significa essere vinti in partenza.

Meša Selimović – Il derviscio e la morte


Gallia est omnis divisa in partes tres...

[…]I nostri entusiasmi, diceva, cono tanto pericolosi quanto la nostra irragionevolezza. Che cosa pensavano seppure hanno pensato qualcosa? […] Non ne abbiamo ancora abbastanza di questa forza che scuote le montagne e di questo inutile eroismo che lascia dietro di sé soltanto il deserto? […] Oppure parlava in tutt’altro tono, dicendo che niente è così distruttivo come una vile accettazione e una meschina ragionevolezza. […]

Meša Selimović – Il derviscio e la morte